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Milazzo 2020. il Candidato X: Sport, Impianti Sportivi e Politica

Salviamo lo sport in città, parla il candidato che tra qualche mese confermerà ufficialmente la corsa per le amministrative del 2020 a Milazzo con la presentazione del suo programma ai milazzesi.

Dopo la prima intervista pubblicata qualche giorno fa in esclusiva su ViviMilazzo suscitando non poco interesse da parte di molti cittadini, abbiamo incontrato per la seconda volta il candidato X ( o Mister X ). Un professionista che non promette, ma spiega come ha intenzione di dare un nuovo volto alla città.

Durante la precedente intervista il candidato di centro-destra ha più volte sottolineato di essere sicuro di unire il numero giusto di elettori per arrivare al secondo turno, oggi parla di sport e impianti sportivi a Milazzo.

Ecco la seconda intervista in esclusiva per ViviMilazzo:

Sport a Milazzo, cosa ne pensa? 
«Per rilanciare i diversi settori sportivi occorre una nuova pianificazione generale degli impianti in città. Pochissimi gli investimenti in passato, le strutture soffrono del tempo che passa».

Gli impianti sportivi a Milazzo, cosa ne pensa?
«La situazione degli impianti sportivi milazzesi è un tema delicato: iniziando dal Palazzetto dello Sport sottoposto a numerosi interventi di manutenzione, lo stadio "Marco Salmeri" nella sua attuale situazione fatiscente, la realizzazione del nuovo campo sportivo bloccato da decenni se non mi sbaglio per un contenzioso ancora aperto con la ditta appaltante, la piscina comunale con non poche lamentele da parte dei cittadini e anche le strutture minori non sono in condizioni migliori. 

Errori fatti negli anni dalle passate amministrazioni ? 
«Il vero problema degli impianti sportivi Milazzesi è che ormai da anni non vengono compiuti interventi sistematici. Negli ultimi decenni non è stata realizzata nessuna nuova palestra, nessun campo sportivo, nessuna piscina, nonostante le promesse in campagna elettorale. Pochissimi sono stati gli investimenti ed è quindi inutile negare che le strutture della città soffrono del tempo che passa, cosa che vale per le strutture maggiori, dal Palazzetto dello Sport allo stadio "Marco Salmeri", ma soprattutto per quelle minori, dai campetti rionali alle palestre». 
Il Candidato poi prosegue: «da un lato la nostra amministrazione cercherà di prestare maggiore attenzione alle manutenzioni ordinarie di questi immobili, dall’altro lato abbiamo però in programma di dare impulso ad un’opera, che sarà annunciata non appena sarà ufficializzato il programma elettorale, parliamo di un progetto importante dal valore economico significativo. I soldi ? la cosa pubblica, infrastrutture e immobili in tutti i paesi europei vengono realizzati e gestiti con i Project Financing: senza giri di parole, affidamento di una concessione a società di progetto in forma di società per azioni o a responsabilità limitata, anche consortileLa durata della concessione deve remunerare la quota di capitale privato investita, dei canoni di concessione, e di un'adeguata redditività. In poche parole, i fatti dimostrano che fino ad ora nessuna amministrazione ha fatto cose del genere, forse mancavano le competenze visto che gli esperti e professionisti esterni sono stati sempre dettati dalla una politica incompetente e incurante dei veri problemi della città».

Riguardo i due impianti che soffrono particolarmente l’avanzare degli anni, il Palazzetto dello Sport e il Campo "Marco Salmeri, il candidato Mister X ha sottolineato come esistono fondi specifici a cui partecipare con l'obiettivo di ricevere finanziamenti per incentivare lo sport e migliorare impianti sportivi, «la questione degli impianti sportivi a Milazzo viene affrontata con le associazioni sportive che li utilizzano e potrebbe essere un problema di non facile soluzione, perché, per realizzare gli interventi necessari, servono milioni di euro. Potrebbe sembrare conveniente costruirne dei nuovi, partendo da zero, ma la demolizione degli attuali immobili avrebbe un costo, bisognerebbe poi trovare una nuova area adatta, con determinate caratteristiche e una determinata superficie, e ciò non è così facile a Milazzo e dintorni. Rifarli sulla stessa area costringerebbe invece ad anticipare subito gli investimenti per la demolizione, privando inoltre i milazzesi per un certo periodo di impianti per la pratica degli sport in genere. Completare una struttura esistente sarebbe possibile nel caso del nuovo campo di calcio bloccato da anni ma, non credo sia possibile visto che le leggi cambiano ogni anno, figuriamoci a distanza di decenni».

La piscina di Milazzo: «La piscina comunale è strutturalmente idonea, ma è comunque un impianto non nuovissimo, quindi deve essere costantemente monitorato ed è proprio quello che verrà fatto. È chiaro che non è la piscina dei miei sogni, però anche in questo caso la soluzione non è semplice, ci sono altre priorità, rifare una piscina non è banale, ma stiamo lavorando ad una soluzione che presenteremo con il programma elettorale completo nei prossimi mesi. Riguardo il mantenimento di queste strutture opterei per la costituzione di cooperative sociali in modo di occupare giovani milazzesi non affidando la manutenzione e gestione a ditte esterne. Mi sembra giusto sottolineare che bisogna prima formare le persone con affiancamenti alle società che firmeranno contratti solo con questa opzione in modo di avere la possibilità di essere autonomi e indipendenti».

Il candidato di centro-destra ha anche ricordato che, buona parte degli impianti sportivi presenti a Milazzo sono affidati alla manutenzione delle società sportive che li hanno in concessione e sui quali, salvo casi eccezionali, il Comune non compie interventi.

Rivalutare il Rugby a Milazzo è possibile ? 
«La Cittadella del Rugby” a Milazzo, questo è quello che ho in mente, un progetto che con i miei esperti è in fase di studio della fattibilità e messa in opera, la zona interessata potrebbe essere il campo del "Fossazzo" o il nuovo campo di calcio per completamento lavori  - continua il candidato X del centro destra - si tratta di un progetto ambizioso che potrebbe essere finanziato dal CONI, sarebbe una sfida personale visto che da giovane ho giocato in una squadra di Rugby, speriamo di poterlo avviare entro i primi due anni di amministrazione riqualificando totalmente l’impianto sportivo interessato al finanziamento e garantendo anche la possibilità di organizzare manifestazioni internazionali. Parliamo di poter realizzare una nuova tribuna, un ottimo accesso, un nuovo campo, un campetto di allenamento per i ragazzini del mini-rugby e una “club house”, punto di ritrovo per gli amanti della palla ovale, tutte novità che possono permettere al Rugby milazzese di crescere».
Si è parlato tanto di una palestra comunale, a Milazzo è possibile? «La possibile costruzione di una palestra comunale, una mancanza molto sentita nel mondo dello sport cittadino. La volontà ti fare di Milazzo una città sportiva da parte mia c'è, ma non è facile. Per questo progetto potrei coinvolgere una cordata di imprenditori o una società che possa realizzare una struttura polifunzionale, riservata non solo al basket ma aperta anche ad eventi culturali e sociali. Ma la priorità per il momento è di rendere operativo e in sicurezza tutte le strutture, nulla toglie che la nostra amministrazione si renderà assolutamente disponibile a collaborare fattivamente. Sta al gruppo di privati elaborare e sottoporci un progetto, che analizzeremo una volta che ci verrà presentato».

Chiudiamo argomento sport. Posso continuare con altre domande ? 
«Certo»

La Sua prima intervista ha portato curiosità in città, secondo Lei perché?
«Ma guardi non mi spiego il motivo di tanto scalpore visto che la mia squadra elettorale sta lavorando dallo scorso maggio in silenzio raccogliendo consensi tra i milazzesi, dal professionista al falegname, dal chi lavora in raffineria a chi si occupa di giardinaggio. Forse il vero problema è che la mia scesa in campo potrebbe rompere i vecchi schemi dettati dai candidati storici in città»

Continua il candidato: «Visto che Lei parla di politica io rispondo cosi: Milazzo non ha bisogno di persone che abbiamo interesse ad occupare poltrone - parlo di tutti: Sindaco, Consiglieri e Assessori - la città ha bisogno di un primo cittadino che parli milazzese. La giunta sarà formata da professionisti, no personaggi dettati dalla politica che ha portato la città in questa situazione. Il progetto politico di cui faccio parte esclude consiglieri e assessori che pensano di fare del comune casa propria, agevolando amici e parenti. Oggi abbiamo assessori in carica mai visti per strada a lavorare per il bene comune, la mia squadra non deve essere cosi. A qualcuno non sta bene? Mi dimetto, se non venisse recepito il mio impegno per la città preferisco dedicare il tempo al lavoro e famiglia. Basta assessori - continua il candidato x - che non hanno idea di come poter aiutare i commercianti del centro storico, basta consiglieri che all'indomani dell'elezioni passano con la maggioranza, non faccio nomi ma ci siamo capiti. Questa politica ha rovinato Milazzo e i milazzesi, chi lavora e paga le tasse ha bisogno di risposte, è inconcepibile che i diversamente abili non abbiamo assistenza sufficiente. La mia posizione è chiara, l'amministrazione non darà spazio a persone che hanno occupato poltrone nel comune di Milazzo nelle ultime amministrazioni».

«Nelle due liste elettorali trainanti per mia candidatura - continua il candidato - “La tua scelta per Milazzo” e “Fai rivivere Milazzo” ( liste ancora non ufficializzate ) saranno candidate persone alla prima esperienza politica e comunque non candidate almeno nelle ultime due elezioni amministrative in città. La novità del mio progetto politico è una, l'impegno di non tradire gli elettori sarà firmato davanti a un notaio di Milazzo con sede nel centro storico ( contratto già redatto e tra qualche giorno depositato ), dove l'aspirante consigliere si impegna firmando un documento legalmente riconosciuto. Nel caso in cui, il candidato al consiglio comunale viene meno dagli accordi pre-elettorali sarà perseguito a norme di legge con un risarcimento poi devoluto per la realizzazione di opere per il bene comune. Ci saranno delle chiare prese di posizione su quanto detto, infatti, il consigliere eletto nella mia maggioranza è libero di andarsene se non sta alle regole precedentemente delineate. Tutto questo al fine di riuscire a cambiare questo sistema politico scorretto, sporco e opportunista» 
Mi scusi, ma queste parole sono un disco ripetuto. 
«Concordo. Ma secondo lei è accettabile che un assessore che circa dodici anni fa, si sedeva con l'allora amministrazione di centro destra oggi i cittadini lo ritrovino accanto a Giovanni Formica Sindaco di centro sinistra ? Vogliamo parlare anche del marito - personaggio noto in città - di un assessore presente nel palazzo comunale che, nella vicina Barcellona Pozzo di Gotto si è schierato con il centro destra e con l'attuale Sindaco Materia e a Milazzo il suo partito ha chiaramente sposato la candidatura del nostro attuale Sindaco Formica?.... ma devo continuare ?»

Non avrei mai pensato che Lei fosse cosi attento alla politica e ai candidati.
«Sono un cittadino che legge i giornali come tutti, sulla mia scrivania mi ritrovo puntualmente quotidiani nazionali, regionali e locali, i milazzesi si informano e non sono stupidi anzi. Abbiamo fatto l'errore di dare fiducia a una persona che prometteva mare e monti che a distanza di anni di amministrazione non ha consegnato ne mari e ne monti»

Continua il candidato: il mio pensiero è di fare di Milazzo una piccola Germania, sa perché oggi la Germania è forte economicamente e l'Italia deve sottostare ? perché quando gli italiani pensavano a spendere i soldi che arrivavano dal boom economico loro studiavano come progettare e costruire quello che erano costretti ad importare. Questo dobbiamo fare a Milazzo, la Raffineria ha bisogno di operai specializzati ? i milazzesi devono dare manodopera specializzata; Dobbiamo rendere Milazzo e il lavoro dei milazzesi accattivante e vendibile sotto tutti i punti di vista, economico, industriale, turistico, gastronomico e culturale»

Mi scusi, le sue parole sembrerebbero più sogni che realtà.
«Sono d'accordo con lei, sono sogni, ma possono diventare realtà con gli amministratori giusti. Lo sa perché tanti turisti prenotano a Rimini e Riccione durante i mesi estivi? Per il mare più bello del nostro, sicuramente no, ma perché sono riusciti ad attivare e sviluppare servizi connessi al turismo, come: strutture ricettive, locali notturni, lidi balneari, aree di sosta camper, etc. Abbiamo spazi inutilizzati e immobili di proprietà del comune che fino ad oggi sono abbandonarli a se stessi nel degrado totale, incuranti del valore aggiunto che potrebbe avere la città e il comune ( comune = cittadini ) da un immobile operativo anche dato in comodato d'uso gratuito solo al fine renderlo fruibile e accessibile».
Quali misure adotterebbe nei primi cento giorni di governo?
«Amministrare Milazzo oggi, con il senso di confusione che pervade la cittadinanza e la crisi in atto, ci vuole responsabilità e non voglio essere uno spacciatore di speranze. La prima misura è analizzare attentamente, con i Commissari, il bilancio e vedere le azioni possibili di risanamento. Tre cose posso affermare con sicurezza: il risanamento non peserà sui ceti più deboli. Quindi rimodulazione delle fasce Isee per i servizi a domanda individuale, con una esenzione per la fascia da zero a 5.000 euro; progressività della tassazione e studieremo una forma di patrimoniale per patrimoni oltre i 300.000 euro. Secondo, il risanamento non passerà dalla privatizzazione dei servizi pubblici e delle municipalizzate. Le municipalizzate sono al servizio della comunità, vanno sicuramente risanate e potenziate, ma rimangono un bene della comunità, un bene strategico per lo sviluppo economico della città. Terzo le eventuali alienazioni di beni immobili non saranno una svendita del patrimonio pubblico. Prima si dovrà vedere il possibile recupero a scopi sociali e/o culturali e poi si deciderà quali mettere in vendita e in maniera trasparente. Si cambierà il metodo di governo della città, una piccola rivoluzione copernicana a costo zero, per ridare certezze ai cittadini: partecipazione; decentramento; trasparenza. Istituzione dell’audit pubblico sul debito del Comune affinché la cittadinanza sia a conoscenza dell’entità e delle cause del debito. Nuova architettura istituzionale del Comune attraverso la modifica dello Statuto comunale per creare luoghi istituzionali di partecipazione reale con l’istituzione di quattro ‘Consigli ‘e di tre ‘Consulte’, oltre alla consulta degli immigrati. Consiglio di quartiere, consiglio delle donne, consiglio civico, consiglio ambientale, di difesa del territorio e dei beni comuni; consulta sulla cultura, consulta sulle politiche giovanili, consulta sui servizi educativi. Inoltre si istituirà la Commissione Mensa Cittadina che riteniamo un atto di civiltà oltre che di difesa della salute dei bambini/e. Sulla nuova architettura istituzionale e sugli obiettivi relativi inizieremo a riformare la macchina amministrativa. Questo porterà ad una diminuzione dei dirigenti, i Dipartimenti saranno accorpati secondo logiche di funzionalità, e, dove è necessario e la legge lo consente, con assunzione di nuovo organico a partire dalla stabilizzazione dei precari. Per questo ci rivolgeremo ad un esperto in riforma della Pubblica amministrazione e della collaborazione dei sindacati. Parallelamente avvierò due commissioni una relativa al welfare cittadino, diritto all'abitazione e riforma dei servizi sociali; l’altra per lo sviluppo economico. La prima commissione, in collaborazione con il Consiglio civico, dovrà interessarsi di definire una nuova architettura dei servizi sociali dove giocherà un ruolo strategico la sede comunale per farla diventare un vero presidio socio-sanitario e dovrà approfondire il processo di internalizzazione dei servizi sociali. L’altra commissione, in collaborazione con il Consiglio ambientale, di difesa del territorio e dei beni comuni, dovrà approfondire e definire tutti i meccanismi necessari per riavviare lo sviluppo del territorio (servizi di supporto, agevolazioni, sburocratizzazione, finanziamenti, ecc.) nella prospettiva di uno sviluppo a basso impatto ambientale e ad alto valore aggiunto. Con quali soldi? Con i finanziamenti dell’Area di crisi complessa. O si investiranno con una visione futura di città e di sviluppo, o sarà per Milazzo un’altra occasione perduta. Una cosa è certa non permetterò mai che lo sviluppo crei nuovo precariato, povertà e incidenti sul lavoro, la dignità umana e i diritti non saranno mai barattati con lo sviluppo, su questo vigileremo in sinergia con l’Inps, con l’Ispettorato del Lavoro e con le forze dell’ordine. Per dare un segnale chiaro e forte il primo atto, questo si con costi per il Comune, è l’internalizzazione del servizio di pulizie. E’ immorale che un ente pubblico appalti al massimo ribasso provocando aumento dei ritmi, aumento dello stress e riduzione, sotto la soglia di povertà, degli stipendi. È immorale».

Parliamo ancora di politica ?
«Guardi la politica ai milazzesi non interessa, oggi i giovani hanno il problema del lavoro che non trovano pur inviando centinaia di curriculum; il padre di famiglia non sa come dividere 1.200 euro di busta paga tra condominio e spese vive; le ditte si trovano a non saper come recuperare i crediti pur avendo emesso le fatture, mentre lo stato chiede sempre più tasse; le mamme sono incazzate - mi autorizzi il termine - perché possono abbracciare solo 2 3 volte l'anno i figli che lavorano a 1000 chilometri di distanza. In tutto questo lei mi chiede di parlare di politica ? ma..... domandi pure, mi dica.» 


Cosa vorrebbe dire al centro-destra di Milazzo ?
«Dico di non cadere nell'errore fatto nel 2015, più candidati avrà il centro destra più probabilità di non arrivare al ballottaggio avremmo tutti. Ascoltando gli amici votando oggi ci sarebbero almeno cinque aspiranti sindaci, se questa voce venisse confermata si farebbe la stessa fine del 2015. Abbiamo la possibilità di ripetere quello invece accaduto nel 2005, quando il centro-destra ha vinto con una percentuale netta di milazzesi che hanno votato Lorenzo Italiano con il 58,7% con le Liste: Forza Italia, Allenza Nazionale,  Udc, Nuovo Psi, Nuova Sicilia, Vincere per Milazzo, Alleanza giovani, Alleanza rosa, Patto per la Sicilia, Alleanza, Pri, Gente di Milazzo, Forza Milazzo (seconda lista). Questo può ripetersi basta creare un tavolo politico senza però manie di protagonismo da parte di nessuno». 
Cosa vorrebbe dire al centro-sinistra oggi ?
«Il fallimento del centro sinistra nazionale e in città è sotto l'occhio di tutti e non ha bisogno di ulteriori approfondimenti. Però, analizzando oggi la situazione della politica milazzese e studiando i risultati del primo turno delle amministrative 2015, posso sommare due risultati, 4.093 + 7.036 voti, rispettivamente Carmelo Pino, colui che 2010 nel ballottaggio contro Lorenzo Italiano è riuscito ad essere trainante dei voti del centro-sinistra; Giovanni Formica, attuale sindaco eletto con una coalizione di centro-sinistra, per un totale di 11129 cittadini che in questo momento sono sparpagliati o più semplicemente non sanno a chi votare. Il centro sinistra è in condizioni oggi di riprendersi questi voti ?»

Cosa vorrebbe dire al Movimento 5 Stelle oggi ?
«A livello nazionale il M5s ha fatto la scelta politica per il bene del paese di unirsi alla Lega, spero che da qui alle prossime amministrative del 2020 a Milazzo riescano ad esprimere un candidato. Se questo non dovesse accadere il mio consiglio sarebbe quello di appoggiare un candidato nel secondo turno in modo di non essere fuori dalle decisione importanti per lo sviluppo della città per i prossimi cinque anni».

«Riguardo i partiti e i loro simboli - continua il candidato - il mio pensiero è chiaro, oggi l'elettore ha perso la fiducia nella politica che ha governato la città e il paese negli ultimi 20 anni. Sono convito che i partiti storici come il Partito Democratico e Forza Italia sono destinati a morire come accade nel commercio quando un noto brand arriva all'apice del brand awareness e brand reputation e si vede crollare il fatturato mese per mese. A quel punto il titolare o Cda della società interessata, deve immediatamente attivarsi al fine di progettare una ristrutturazione aziendale e/o restyling, provvedimenti necessari al fine di combattere la concorrenza e il cambio delle abitudini commerciali. Questo è successo ai partiti storici che, non adeguandosi alle richieste degli elettori ( abitudini commerciali ) hanno fatto si che il Movimento Cinque Stelle ( concorrenza ) recuperasse fette di elettorato ( utile aziendale = voti ). Totalmente differenze la situazione della Lega di Salvini che, dopo lo scandalo Bossi e figlio, attivando tutti gli strumenti utili per una "ristrutturazione aziendale" e "restyling", compreso logo e comunicazione, è riuscita ha recuperare giorno dopo giorno elettori. Dieci anni fa era impensabile che la Lega diventasse primo partito anche al sud, oggi il partito di Salvini grazie alla sua evoluzione comunicativa, ha fatto scomparire i partiti storici "mangiatosi" anche il M5S, arrivando ad essere la principale forza trainante del centro destra. Non commentiamo l'evoluzione negativa del Partito Democratico che negli ultimi anni è riuscito, non sfruttando il crollo di Forza Italia e Berlusconi, a perdere percentuale a due cifre di elettori. Inaccettabile la mancanza di furbizia e programmazione da parte di Renzi e company».



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