News:

6/recent/ticker-posts

Header Ads Widget

Sfiducia Sindaco di Milazzo. Non Esistono Ultimatum, Ecco il Perchè


“Questa agonia danneggia la città”, questo è il pensiero della maggioranza dei consiglieri. Ma c'è chi vuole ancora aspettare di definire nuove alleanze prima di staccare la spina a questa amministrazione che ha dato il colpo di grazia a una città ormai distrutta sotto il profilo economico e non solo.

Era stata presentata il 9 marzo 2018 al presidente del consiglio comunale di Milazzo la mozione di sfiducia ( leggi documento ) nei confronti del sindaco del centro sinistra, Giovanni Formica. Ricordiamo che 17 consiglieri che hanno firmato il documento che portava in consiglio comunale la mozione sono stati: Franco Russo e Lydia Russo (Città Attiva), Massimo Bagli e Simone Magistri (Fai partire il cambiamento), Gianfranco Nastasi, Alessandro Oliva, Alessio Andaloro e Martina Maimone (Forza Italia), Franco De Gaetano e Pippo Midili (Milazzo Futura) e, infine, Francesco Alesci, Valentina Cocuzza, Antonio Foti, Maria Magliarditi, Rosario Piraino, Franco Rizzo e Santi Saraò (Gruppo misto). 

Sfiducia bocciata voti favorevoli 16 su un un totale di 28 votanti su 20 necessari.
FAVOREVOLI: Cocuzza, Rizzo, Nastasi, Oliva, Foti, Russo L., Saraò, Midili, Alesci, Piraino, Russo F., De Gaetano F., Magistri, Maimone, Bagli, Andaloro.
CONTRARI: Di Bella, Quattrocchi, Manna, Abbagnato, Maisano, Sindoni, Nanì, Italiano, Coppolino, Capone, Formica
ASSENTI: De Gaetano G., Magliarditi

I consiglieri determinati sembrerebbe siano stati: Capone Formica, Italiano e Magliarditi ( Assente e firmataria ).

I consiglieri promotori della mozione di sfiducia facevano riferimento alla situazione di stallo totale che vive l'azione amministrativa alla luce della condizione di minoranza del sindaco che si ritrova con il sostegno di ancora pochi consiglieri su totale.

Tra l'altro, sembrerebbe che, il sindaco non solo ha rifiutato ogni tipo di accordo con altre forze politiche ma non è nemmeno riuscito a esprimere un indirizzo di governo, rimediando la bocciatura delle linee programmatiche e correndo ai ripari per l'approvazione dei bilanci.

Per numerosi consiglieri sarebbe dannoso per la città continuare un'agonia politica all'insegna di un violento e scorretto scontro istituzionale per questo i 17 consiglieri chiedevano la sfiducia convocando il consiglio comunale e di mettere ai voti la mozione di sfiducia. Decisivo è stato il ruolo dei fedelissimi di Giovanni Formica come Maurizio Capone (attuale vicepresidente del consiglio comunale). 

Ultimatum di Massimo Bagli. Una nota testa giornalistica spiega che il consigliere eletto con la lista "Fai Partire il Cambiamento" chiede risposte concrete da parte dei consiglieri affermando che dopo l'approvazione dei bilanci o si passa all'azzeramento della giunta o sfiducia con voto a maggio. Forse il consigliere Bagli dimentica che ancora oggi non ci sono i numeri per una mozione di sfiducia ne tanto meno nessuno è in condizioni di dare ultimatum. 

Anche nel centro sinistra non mancano i consiglieri tra Pd e democratici che hanno più volte preso le distanze dall'operato dell'attuale amministrazione Formica ma, ancora oggi concretamente, nessuno ha deciso di staccare la spina a Giovanni Formica e sua entourage.

Non si è fatta attendere la replica dei sostenitori del Sindaco Giovanni Formica, che hanno più volte ribadito che volevano si attrezzasse a fare i miracoli o forse ritengono che qualcuno, magari anche tra di loro, sia dotato di una bacchetta magica per risolvere i problemi che sono stati lasciati in eredità. Ricordando a tutti i consiglieri che sfiduciare il sindaco significa sfiduciare i cittadini di Milazzo.

Mentre molti parlano di sfiducia altri scaldano i motori, come il deputato Pino Galluzzo referente di zona di  “Diventerà Bellissima” che, con il nuovo anno, sembrerebbe aprire le porte a diversi consiglieri come:  Valentina Cocuzza, Mario Sindoni non potrebbero mancare Franco Rizzo e Pietro Formica che si vanno ad aggiungere a Simone Magistri oggi unico esponente ufficiale della lista vicina al presidente della Regione.

Fonti non ufficiali parlando di un possibile candidato sindaco espresso proprio dalla corrente che fa capo a Pino Galluzzo, se fossero confermate, il centro destra avrebbe un ulteriore spaccatura visto che i cinque consiglieri si troverebbero ad avere un loro bagaglio di voti. Questa divisione non gioverebbe a chi come Lorenzo Italiano tenterebbe di ricompattare tutti per una sua candidatura. La spaccatura sarebbe ancora più grave se i possibili candidati della centro destra fossero tre o addirittura quattro. In poche parole, nessuno avrebbe le idee chiare per come affrontare le prossime amministrative.

Infatti, stando all'attuale situazione politica, la mozione di sfiducia anche se arrivasse oggi non gioverebbe a nessuno, il motivo è chiaro a tutti, nessun schieramento politico è riuscito a pianificare nulla comprese le possibili alleanze. Tutti, destra, sinistra e il movimento cinque stelle in questo momento si troverebbero spiazzati.

Posta un commento

0 Commenti