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Milazzo 2020. #FareMilazzo, il Programma Completo per la Città

Si è tenuta ieri a Milazzo la prima riunione “allargata” del gruppo #FareMilazzo, i primi a scendere ufficialmente in campo per la competizione del 2020.

Dopo l’apertura dei lavori da parte dei protagonisti del ticket (hanno presentato due candidati e saranno i grandi elettori ed i like dei cittadini a decidere chi sarà il candidato a Sindaco e Vice Sindaco), Angelica Furnari e Danilo Ficarra, si sono analizzati i primi tre punti della campagna elettorale che loro definiscono del Fare, in quanto sono temi, che già elaborano da mesi, e che verranno avviati prima delle elezioni stesse, volendo dimostrare che è un gruppo che va ben oltre il mero fine elettorale.

Questi i nostri argomenti, controllo del territorio e decoro urbano (primo punto) con la creazione di “punti di vista sulla città”, promozione e servizio ai turisti ed ai cittadini (secondo punto) sfruttando le nuove tecnologie tanto usate dalle nuove generazioni, visione dello sviluppo del territorio nei prossimi anni (terzo punto) strategia necessaria ed abbandonata da tempo, tanto da fare la strada è delineata ed abbiamo individuato chi ci può guidare passo passo.
Abbiamo creato per questo tre commissioni che si riuniranno settimanalmente con una cadenza costante.

“#Fare Milazzo è questo, lavoro su tutte le tematiche che riteniamo fondamentali con la formula di tavoli di lavoro costanti, al fine di progettare e trovare le soluzioni per proporle a chi ci aiuta a trovare i giusti strumenti per realizzarli, ci dice Antonio Nicosia, da amministratori di questa città o da semplici cittadini”.

per contattare #FareMilazzo mail: faremilazzo@libero.it

Qui di seguito i dettagli dei progetti presentati:
Il primo punto è la creazione dei Comitati di Quartiere, oggi Comitati del Fare, in quanto il contatto tra il Palazzo comunale e l’intero territorio milazzese deve essere costante ed immediato. 

La buca, la lampadina fulminata, lo spazzamento, la mattonella saltata o il problema particolare devono avere una soluzione tempestiva perché ostacolano il vivere quotidiano, la manutenzione ed il decoro urbano fanno iniziare bene la giornata e sono problemi risolvibili, per i problemi gravi, la pianificazione e la progettazione sono le uniche possibilità e quello purtroppo segue la vita del Palazzo dove c’è molto da fare con le difficoltà del caso che andranno seguite monitorate e risolte.

Tanti altri i plus dei comitati che la prima commissione svilupperà con il gruppo di lavoro che si insedierà dalla prossima settimana.

Secondo punto è creare una piattaforma informatica all’interno della quale integrare una serie di informazioni e servizi destinati alla cittadinanza, ai turisti, alle amministrazioni e al tessuto imprenditoriale locale. 

La piattaforma può essere rappresentata come uno strumento di navigazione all’interno del quale i vari servizi costituiscono dei layer che possono essere attivati e disattivati a piacimento e tutte le location che hanno una qualche rilevanza (turistica, culturale, istituzionale etc.) verranno rappresentati sotto forma di POI (Point of Interest). Per garantirne la fruibilità e una facile distribuzione la piattaforma verrà realizzata per le più diffuse piattaforme mobile (iOS e Android), attraverso le quali gli utenti e gli stakeholder potranno utilizzarne i servizi.

Sintesi dei contenuti del progetto:
Percorso Naturalistico
Percorso Storico
Percorso Artistico
Percorso Florovivaistico
Percorso Enogastronomico

Le aree tematiche sulle quali si concentra il progetto sono le seguenti:

• Monitoraggio del TPL (Trasporto Pubblico Locale) Il TPL comprende i mezzi di trasporto comunali (Autobus) sia quelli privati che fanno servizio di piazza (Taxi) e poter avere un monitoraggio continuo delle posizioni di ognuno di essi consentirebbe di offrire agli utenti un servizio che permetterebbe loro di spostarsi senza dover necessariamente utilizzare il proprio veicolo.

• Informazioni turistiche, sfruttando i device di nuova generazione (smartphone e tablet) e mixando la geolocalizzazione con la realtà aumentata sarà possibile dare ai turisti uno strumento di navigazione autonomo in grado di guidarli alla scoperta della città e delle sue bellezze, potendo anche arricchire l’esperienza con contenuti multimediali extra e con una guida turistica virtuale che accompagna la loro visita. Naturalmente anche i turisti potranno spostarsi utilizzando gli strumenti di Smart Mobility di cui si è parlato in precedenza.

• Servizi ai cittadini, I medesimi strumenti che verranno utilizzati per la navigazione turistica permetteranno di offrire ai cittadini servizi informativi avanzati e personalizzati; guidarli attraverso uffici e servizi cercando di ottimizzare e rendere più proficuo il rapporto con la PA. L’evoluzione di strumenti come questo si inquadra nelle buone pratiche alla base della Smart Governance.

• Servizi alle imprese (Geomarketing), Assieme ai servizi rivolti al cittadino che saranno indirizzati anche a loro, gli imprenditori potranno usufruire di funzioni evolute per la promozione della propria attività. Nello specifico si parla di Direct Marketing tramite push notification (le notifiche push fanno parte dei sistemi di messaggistica evoluta dei dispositivi mobili di nuova generazione, attraverso i quali si possono veicolare gratuitamente messaggi pubblicitari multimediali e complessi) e di Geo-Marketing (Marketing geolocalizzato che sfrutta il GPS dei dispositivi mobili per fornire informazioni promozionali su una determinata attività, non appena si entra in un determinato intorno da essa).

Abbiamo già iniziato la base del lavoro e fatto gli accordi operativi con una azienda Messinese leader nel settore informatico con il know-how necessario per l’intero progetto.
Attiveremo dalla prossima settimana la Seconda commissione, anche questa con incontri con cadenza regolare. Riteniamo possibile già nella prossima primavera avere il progetto pronto al 100% per aggredire le già previste misure per realizzarlo.

Terzo punto, da 10 mesi seguiamo invece un progetto molto più ambizioso ma con solidi basi. Aiutati da un esperto, che ha già seguito progetti simili, riteniamo essenziale attivare quanto fino ad oggi è stato ignorato.

Milazzo è stata individuata in seguito ad una serie di procedure predisposte dal ministero come area di crisi industriale “non complessa”. 

Ad oggi non risulta che Milazzo abbia preso o presidiato alcun tavolo che colga le opportunità previste dalla normativa vigente per queste aree.
L’ identificazione di Area di Crisi consente sia agli enti locali che alle imprese operanti nell’area di accedere ad una serie di incentivi e benefici che consentono di programmare lo sviluppo del territorio in modo più importante e con tempi certi rispetto ad altri territori che non hanno le emergenze ambientali ed industriali che caratterizzano tali aree.
Allo stesso tempo bisogna prendere atto che tale problematica non è stata adeguatamente seguita negli anni passati dalla politica perdendo importanti occasioni di sviluppo.

In particolare Milazzo presenta problematiche simili ad altre aree come quelle di Gela che sono riuscite ad essere identificate come aree di crisi “complessa” nonostante una forte similitudine dal punto di vista industriale ed alle problematiche ambientali.

I comuni rientranti nell’area di Milazzo devono quindi formulare una strategia per il rilancio dell’area, basata sul sostegno finanziario agli investimenti per il rafforzamento e la riqualificazione del settore produttivo, l’attrazione di nuovi investimenti, il potenziamento della logistica e al rilancio dell’occupazione, e viene attuata attraverso il cosiddetto Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) elaborato in collaborazione con il ministero.

Il PRRI una volta approvato con Accordo di Programma e siglato dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dall’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, dalla Regione Siciliana, dal Libero Consorzio Comunale di Messina e dal Comune di Milazzo, prevederà l’impegno di risorse pubbliche per svariati milioni di Euro (sia fondi nazionali PON Imprese e Competitività e della Regione Siciliana) stanziati per l’attuazione della Legge 181/89.

Devono essere avviate le procedure per spingere il Governo a sancire che anche per Milazzo si dovrebbero attivare gli interventi previsti dalla legge 181/89 per quelli che il ministero della Sviluppo definisce «specifici territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale e con impatto significativo sulla politica industriale nazionale, non risolvibili con risorse e strumenti di sola competenza regionale».

Quindi anche per Milazzo si dovrebbero attuare «politiche e programmi per la reindustrializzazione e riconversione delle aree e dei settori colpiti dalla crisi mediante la stipula di appositi Accordi di Programma di adozione dei Progetti di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI)». In sostanza – stando alle direttive nazionali – con il concorso del Governo si possono promuovere «anche mediante cofinanziamento regionale e con l’utilizzo di tutti i regimi d’aiuto disponibili per cui ricorrano i presupposti, investimenti produttivi anche a carattere innovativo, la riqualificazione delle aree interessate, la formazione del capitale umano, la riconversione di aree industriali dismesse, il recupero ambientale e l’efficientamento energetico dei siti e la realizzazione di infrastrutture strettamente funzionali agli interventi».

Inizieremo questo percorso con la terza commissione e con gli esperti che già ci hanno dato disponibilità. 

È il tema in assoluto più importante, perché disegnerà il futuro del nostro territorio, abbiamo già intrapreso relazioni con altri Comuni dell’hinterland e con strumenti già esistenti, al fine di attivare l’iter già da subito (Gela lo ha completato in 4 anni) per iniziare anche a parlare di visione tema che da anni trascurato se non proprio abbandonato.

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