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Porto di Milazzo: Strategie, Infrastrutture e Crocerismo Internazionale

È indispensabile che i sindaci del comprensorio tirrenico, da Milazzo a San Pier Niceto facciano sistema per creare una cabina di regia che detti la pianificazione per il rilancio della portualità compresa tra Milazzo e la foce del torrente Niceto.

A lanciare la proposta l’ex sindaco Lorenzo Italiano il quale ritiene tale strategia “indispensabile per dare un futuro al porto di Milazzo ma anche al costruendo pontile di Giammoro che, ovviamente dovrà essere funzionale alle Acciaierie, ma non solo. E la progettualità non deve passare solo dal water front, ma anche da una programmazione “ a terra”.

L’attuale esponente di Forza Italia evidenzia che la scelta ministeriale di creare un'Autorità portuale dello Stretto di Messina “sarà strategica per la programmazione e lo sviluppo dei nostri porti. Creando un'intesa con l'Autorità significherebbe finalmente prevedere, ancor prima della definizione del Prp, il grande porto di Milazzo che si estende da Milazzo al comune di S.Pier Niceto, atteso che tutte le operazioni portuale di supporto alla marineria mercantile e non, si svolgono in questo specchio d'acqua.

Oggi - prosegue Italiano - non si può più parlare di semplice molo di Milazzo ma di porto inteso come ambito portuale al fine di agevolare le attività delle nostre maestranze dei nostri imprenditori sempre chiamati ad essere competitivi sul mercato e con le grandi realtà portuali che costituiscono ambiti di interesse comunitario. Il nostro territorio ad oggi non ha visto interventi omogenei ma solo sporadici investimenti a macchia di leopardo. Non si può immaginare uno sviluppo del territorio e nella fattispecie portuale se i Comuni interessati assieme fanno squadra per essere interlocutori privilegiati nei confronti del governo centrale».

Nel ricordare che il porto mamertino è un porto nazionale, “e che quindi come tale merita di essere trattato” , l’ex sindaco evidenzia che “non si può pretendere che Milazzo possa avere l'interesse dei mercati turistici quando mancano le infrastrutture primarie per ricevere navi di un certo tonnellaggio ed essere meta appetibile delle grandi aziende per farlo diventare meta del crocerismo internazionale. 

Oggi é il momento giusto perché i Comuni interessati propongano la nascita del grande porto prevedendo le necessarie infrastrutture nel contempo il porto turistico commerciale e industriale con le necessarie opere a terra che interessano l'area Irsap.

È notizia di questi giorni che gruppi finanziari stranieri sono presenti nel capitale di una grande società di navigazione e come la Caronte Tourist. Le nostre imprese possono diventare attrattori per investitori al fine di creare opportunità lavoro. 

Le nostre industrie vanno aiutate con gli investimenti pubblici/privati che concorrano a creare nuovi posti di lavoro. Bisogna fuori uscire dalla semplice logica di vedere il nostro porto solo ed esclusivamente una delimitazione di molo ma ragionare in termini di ambito portuale come area geografica terrestre e marittima al cui interno si sviluppa il ciclo vitale delle attività portuali”

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